View source for Alessandro La Marmora

{{NN|biografie|luglio 2025}}
{{militare
|Nome = Alessandro La Marmora
|Immagine = Alessandro La Marmora.jpg
|Didascalia = 
|Soprannome = 
|Data_di_nascita = 27 marzo 1799
|Nato_a = [[Torino]]
|Data_di_morte = 7 giugno 1855
|Morto_a = [[Balaklava]]
|Cause_della_morte = colera
|Luogo_di_sepoltura = [[Basilica di San Sebastiano (Biella)|Basilica di San Sebastiano]]
|Etnia = 
|Religione = 
|Nazione_servita = {{SAR 1816-1848}}
|Forza_armata = {{simbolo|Flag of the Kingdom of Sardinia (1848-1851).svg|25}} [[Esercito piemontese]]
|Arma = [[Fanteria]]
|Corpo = [[Bersaglieri]]
|Specialità = 
|Unità = 
|Reparto = 
|Anni_di_servizio = 
|Grado = [[Maggior generale]]
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|Guerre = [[Prima guerra d'indipendenza italiana]]<br />[[Guerra di Crimea]]
|Campagne = 
|Battaglie = [[Battaglia di Novara (1849)|Battaglia di Novara]]<br>[[Battaglia di Goito]]
|Comandante_di = 
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|Studi_militari = 
|Pubblicazioni = 
|Frase_celebre = 
|Altro_lavoro = 
|Altro_campo = 
|Altro = 
|Note = 
|Ref = 
}}
{{Bio
|Nome = Alessandro
|Cognome = Ferrero della Marmora
|PostCognome = (o '''Alessandro della Marmora''' o '''Alessandro La Marmora''')
|ForzaOrdinamento = La Marmora, Alessandro
|Sesso = M
|LuogoNascita = Torino
|GiornoMeseNascita = 27 marzo
|AnnoNascita = 1799
|LuogoMorte = Kodykoj
|LuogoMorteLink = Balaklava
|GiornoMeseMorte = 7 giugno
|AnnoMorte = 1855
|Epoca = 1800
|Attività = generale
|Attività2 = patriota
|Nazionalità = italiano
}}

Grande figura del [[Risorgimento italiano]], fu l'ispiratore della creazione del [[Bersaglieri|Corpo dei Bersaglieri]]. Era originario di una nobile famiglia, quella dei [[Ferrero della Marmora]], e fratello di [[Alfonso La Marmora|Alfonso]].

== Biografia ==
{{dx|[[File:Arms of the house of Ferrero La Marmora.svg|thumb|upright=0.5|Stemma [[Ferrero della Marmora]]]]}}
Ottavo nato e terzo dei maschi, nacque dal marchese Celestino Ferrero della Marmora, capitano nel Reggimento d'Ivrea, e dalla contessa Raffaella Argentero di Bersezio, che insieme ebbero sedici figli. Ebbe altri tre fratelli generali durante il [[Risorgimento]]: i senatori [[Carlo Emanuele La Marmora|Carlo Emanuele]] e [[Alberto La Marmora|Alberto]] e il Presidente del Consiglio del Regno di Sardegna e poi del Regno d'Italia [[Alfonso La Marmora|Alfonso]]. Diligente negli studi e particolarmente portato per le discipline scientifiche (studiò un nuovo tipo di [[fucile]] a [[retrocarica]]), dopo aver ricevuto promozioni militari e onorificenze da parte del re [[Carlo Felice di Savoia]], studiò a lungo nelle valli del [[Provincia di Biella|Biellese]] alla ricerca di nuovi metodi di difesa dei confini. In quel periodo intraprese viaggi in [[Francia]], [[Inghilterra]], [[Baviera]], [[Sassonia]], [[Svizzera]] e [[Tirolo]] al fine di studiare armi, ordini e istituzioni dei vari eserciti.

=== Il Corpo dei Bersaglieri ===
{{vedi anche|Bersaglieri}}
[[File:Goito-Lapide ad Alessandro Lamarmora.jpg|thumb|left|Lapide a [[Goito]] per la battaglia dell'8 aprile 1848]]
Nel [[1831]] Alessandro La Marmora formulò una prima ''Proposizione per la formazione di truppe leggere della terza specie sotto la denominazione di Bersaglieri''. Il progetto avrebbe visto la luce però solo cinque anni dopo: nel [[1835]], infatti, il capitano La Marmora presentò al re [[Carlo Alberto di Savoia]] la sua ''Proposizione per la formazione di una compagnia di Bersaglieri e modello di uno schioppo per suo uso'' insieme al luogotenente [[Giuseppe Vayra]], che vestì per primo la divisa del nuovo corpo e verrà quindi ricordato come il primo bersagliere. Per il suo ruolo nella creazione dello storico corpo militare Alessandro viene ricordato come un grande riformatore dell'esercito sabaudo, a cui i Bersaglieri stessi daranno un enorme apporto sia nella [[Prima guerra d'indipendenza italiana|prima]] che nella [[Seconda guerra d'indipendenza italiana|seconda]] e nella [[Terza guerra di indipendenza italiana|terza]] delle guerre d'indipendenza del [[Risorgimento]].[[File:Statua di Alessandro Ferrero della Marmora.jpg|thumb|upright|Monumento ad Alessandro La Marmora a [[Torino]]]]L'anno seguente furono create le ''compagnie di fanteria'' dette dei [[Bersaglieri]], con lo scopo di compiere una ''guerra minuta'' e di ''disturbo''. Il 18 giugno [[1836]] il re istituiva nell'Armata un Corpo di Bersaglieri. Durante la convalescenza per la grave ferita al viso riportata nella [[battaglia di Goito]] del [[1848]], La Marmora scrisse le ''Istruzioni provvisorie per i Bersaglieri'' ed un ''Trattato di tiro ad uso dei Volontari''. Il 27 luglio 1848 ottenne la promozione a [[maggiore generale]] ed il 15 febbraio 1849 fu nominato capo dello stato maggiore dell'armata. il 25 luglio 1852 fu promosso luogotenente generale, mantenendo la carica di Ispettore dei Bersaglieri. A [[Genova]] per curarsi da una caduta da cavallo, nel [[1852]] conobbe Rosa Roccatagliata, che sposò due anni dopo.

Nell'autunno del [[1854]] nel capoluogo ligure scoppiò un'epidemia di colera e Alessandro si dedicò all'assistenza negli ospedali; sulla malattia scrisse anche un opuscolo, intitolato ''Cholera Morbus''. Nonostante il fisico debilitato, il 22 marzo [[1855]], incoraggiato dal fratello [[Alfonso La Marmora|Alfonso]], più giovane di cinque anni, il generale Alessandro La Marmora assunse il comando della seconda divisione del [[Guerra di Crimea|corpo di spedizione in Crimea]], per quella che sarebbe stata la sua ultima spedizione. Sbarcato a [[Balaklava]], odierno quartiere di [[Sebastopoli]] nella [[Crimea|penisola di Crimea]], alla testa dei suoi uomini, come molti bersaglieri, morì a causa del [[colera]] il 7 giugno [[1855]], all'età di 56 anni, a Kadikóy, a poche miglia a nord di Balaklava. Le sue spoglie, sepolte nel cimitero della marina di Balaklava e rimaste a lungo in Crimea, riposano dal [[1911]] nella cripta di famiglia della basilica di San Sebastiano a [[Biella]]. Un monumento e il giardino circostante (oltre che [[Caserma Alessandro La Marmora|una caserma]]) lo ricordano a [[Torino]], sua città natale.

Una lapide posta sulla facciata esterna di [[Palazzo Ferrero della Marmora]] il 18 giugno 1886 a Torino, in occasione del cinquantesimo anno di fondazione del corpo militare, inaugurata con una solenne cerimonia alla presenza del sindaco [[Ernesto Balbo Bertone di Sambuy]], ricorda la nascita di Alessandro La Marmora. In occasione del centesimo e del centocinquantesimo anniversario dalla sua morte, rispettivamente nel 1955 e 2005, altre due lapidi sono state disposte al fine di rinnovarne la memoria <ref>https://www.museotorino.it/view/s/3dd3fe5182ff4b879abfe47a7aae974a</ref>.

== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Cavaliere di gran Croce Regno SSML BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce decorato con Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
|collegamento_onorificenza=Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
|motivazione=
}}

{{Onorificenze
|immagine=Valor_militare_silver_medal_BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'Argento al Valor Militare
|collegamento_onorificenza=Valor Militare
|motivazione=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Crimea1855.png
|nome_onorificenza=Medaglia piemontese della guerra di Crimea
|collegamento_onorificenza=Medaglia piemontese della guerra di Crimea
|motivazione=
}}
{{Onorificenze
|immagine=SMOM-gc.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere d'onore e devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta
|collegamento_onorificenza=Sovrano Militare Ordine di Malta
|motivazione=
}}

== Ascendenza ==
{{Ascendenza
| 1 = Alessandro Ferrero La Marmora
| 2 = Celestino Ferrero La Marmora
| 4 = Ignazio Ferrero La Marmora
| 8 = Celestino Francesco Ferrero La Marmora
|16 = Francesco Antonio Ferrero La Marmora
|17 = Barbara Sfondrati
| 9 = Maddalena Gontery
|18 = Filippo Giacinto Gontery
|19 = Maria Brulard de Sillerì Giugali di Cavaglià
| 5 = Costanza Teresa Cristina San Martino di Agliè
| 3 = Raffaella Argentero di Bersezio
| 6 = Niccolò Amedeo Argentero di Bersezio
|12 = Gaetano Argentero di Bersezio
|24 = Romualdo Argentero di Bagnasco
|25 = Paola Vittoria Maria Doria
|13 = Chiara Teresa Saluzzo
|26 = Gabriele Filippo Saluzzo
|27 = Maria Madalena Asinari
| 7 = Maria Teresa Ludovica Morozzo Della Rocca<ref>Sorella del cardinale [[Giuseppe Morozzo Della Rocca]]</ref>
|14 = [[Giuseppe Francesco Morozzo della Rocca]]
|15 = Ludovica Cristina Balbis Bertone di Sambuy<ref>Sorella del vescovo [[Marco Aurelio Balbis Bertone]]</ref>
|30 = Giulio Cesare Balbis Bertone di Sambuy
|31 = Beatrice Saluzzo
}}

== Note ==
<references/>

==Voci correlate==
* [[Bersaglieri]]
* [[Ferrero della Marmora]]

== Altri progetti ==
{{interprogetto}}

==Collegamenti esterni==
*{{cita web|http://www.lamarmora.net/alessandro-la-marmora-biografia.html|Scheda biografica sul sito ufficiale www.lamarmora.net}}
*{{collegamenti esterni}}

{{Bersaglieri}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|biografie|guerra|storia}}

[[Categoria:Ferrero della Marmora|Alessandro]]
[[Categoria:Persone legate ai bersaglieri]]
[[Categoria:Persone della guerra di Crimea]]
[[Categoria:Militari sabaudi]]
[[Categoria:Personalità del Risorgimento]]
[[Categoria:Medaglie d'argento al valor militare]]
[[Categoria:Membri dell'Istituto archeologico germanico]]
[[Categoria:Cavalieri di gran croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro]]
[[Categoria:Cavalieri di Malta]]