Cornedo all'Isarco: Difference between revisions
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Template:Divisione amministrativa
Cornedo all'Isarco (Karneid in tedesco) è un comune italiano di Template:Popolazione abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige, situato all'imbocco della valle Isarco, nonché della val d'Ega. Il centro e alcune frazioni sono arroccate sulle pendici della montagna, altre frazioni (Cardano, Prato all'Isarco) si trovano invece in fondovalle.
Geografia fisica
La frazione di Cardano (Kardaun) è collegata a Bolzano con una linea di autobus urbani (linea 8) e anche con la ciclabile della Valle Isarco.<ref>Pista ciclabile Valle Isarco: Bressanone - Chiusa - Bolzano, su suedtirolerland.it</ref>
Da Cardano, attraverso una galleria lunga 1.100 m, si giunge nella Val d'Ega (Eggental) e da lì alle località sciistiche di Nova Ponente e Passo di Pampeago, a Nova Ponente, Nova Levante, al lago di Carezza presso il passo di Costalunga (1.741 m s.l.m.) o al passo di Lavazè (1.805 m s.l.m.) o passo di Oclini (1.989 m s.l.m.) Questi valichi alpini portano in Trentino.
Dai bivi a Prato all'Isarco (Blumau) si giunge nella val di Tires oppure a Fiè allo Sciliar e da lì a Castelrotto, Siusi e all'alpe di Siusi.
Origini del nome
Il toponimo è attestato per la prima volta tra il 1142 e il 1170 come Corneit, Curneit, Curneid e deriva dal latino cornus ("corniolo").<ref>AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004.</ref><ref>Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano: Athesia, 1995, p. 183s. ISBN 88-7014-634-0.</ref> La forma moderna compare nel 1477 come Karneyd.<ref>Template:Cita libro</ref>
Storia
Origini
Cornedo è un antico distretto giudiziale (Gericht Karneid), facente parte dal XIII secolo della particolare organizzazione amministrativa della contea del Tirolo. Il distretto veniva gestito, per conto del potere principesco tirolese (dal 1363 asburgico), da diversi casati nobiliari, fra cui i signori di Liechtenstein originari di Laives. La particolare importanza della località risultava anche dalla sua posizione sulla rotta del Brennero che dal XIV secolo, grazie al cosiddetto Kuntersweg, passava per la gola dell'Isarco nel territorio di Cardano, e non più per il Renon.<ref>Norbert Mumelter, Der Kuntersweg - die Überwindung der Eisackschlucht »zwischen Botzen und Trostperch«, Cornedo, Comune, 1984.</ref>
Simboli
Template:Citazione È parte delle insegne dei conti di Liechtenstein proprietari del castello e amministratori del villaggio dal 1385 al 1595. Lo stemma è stato adottato il 3 aprile 1968.<ref>Template:Cita web</ref>
Questo stemma coincide con lo sfondo di quello di Laives, luogo di origine della casata dei Liechtenstein.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Architetture militari
Architetture civili
- Centrale di Cardano. Presso il centro abitato di Cardano sorge la centrale idroelettrica, una delle più grandi dell'Alto Adige, dotata di 5 condotte forzate ben evidenti lungo il pendio sovrastante. La sesta condotta è stata smantellata in quanto, sdoppiata alla fine, serviva ad alimentare 2 turbine ad uso ferroviario per la produzione di corrente continua a 5000 V: tale sistema di trazione è stato soppiantato. Le acque che discendono dalle condotte forzate sono derivate dalla diga di Ponte Gardena, circa 15 chilometri a monte. A dare il loro contributo all'opera furono l'architetto torinese Eugenio Mollino oltre all'architetto, e più tardi regista, Luis Trenker e il suo maestro, Clemens Holzmeister. La definitiva entrata in esercizio avvenne il 15 settembre 1929. Nel 1945 la centrale passò dal primo concessionario SIDI a “SIP - Società idroelettrica piemonte”. In seguito vi furono ulteriori passaggi di proprietà: nel 1963, con la nazionalizzazione dell'energia elettrica, Enel subentrò come concessionario della centrale di Cardano e di svariate altre centrali altoatesine. Nel 1999 Enel è divenuta una società per azioni e la gestione della centrale è stata trasferita a Enel Produzione S.p.A. Il 1º giugno 2010 SEL e Enel Produzione hanno dato vita ad una joint venture. Dal gennaio 2011 la neo-costituita società, che ha assunto il nome di SE Hydropower Srl, opera grazie a una nuova concessione, a seguito di procedura per il rilascio/rinnovo indetta nel 2005, che ha durata fino al 31 dicembre 2040. Le condotte hanno una portata che può raggiungere i 90 m³/s al massimo, affrontando un dislivello totale di 183 metri tra il punto di presa (a 459 metri) e il punto di restituzione (a 276 metri). Oggi la centrale è gestita da Alperia Greenpower, affiliata Alperia S.p.A.
Società
Le frazioni
Frazione (in tedesco) Uomini Donne Totale Famiglie Collepietra (Steinegg) 716 677 1.393 520 San Valentino in Campo (Gummer) 312 286 598 230 Cornedo (Karneid) 267 253 520 209 Cardano (Kardaun) 239 235 474 213 Prato all'Isarco (Blumau) 196 208 404 174 Briè (Breien) 24 19 43 17 Totale 1.754 1.678 3.432 1.363 (riferimento 23 marzo 2020) Fonte: https://www.gemeinde.karneid.bz.it/system/web/fakten.aspx?menuonr=219369194&sprache=3
Ripartizione linguistica
Appartenenza linguistica degli abitanti secondo il censimento del 2024: Template:Ripartizione linguistica
Evoluzione demografica
Template:Demografia/Cornedo all'Isarco
Infrastrutture e trasporti
Template:Vedi anche Cornedo all'Isarco per la sua particolare attenzione a favorire un turismo ecosostenibile a mobilità dolce è inserito nel consorzio delle Perle delle Alpi.<ref>Sito ufficiale Perle delle Alpi Template:Webarchive</ref>
Amministrazione
Template:ComuniAmminPrecTitolo Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrecFine
Note
<references/>
Bibliografia
- Template:De Irmgard Lantschner, Die Gemeinde Karneid, a cura del Verein für Kultur und Heimatpflege Karneid, Cornedo, 2000.
- Wittfrida Mitterer, Megawatt & Resistenze - l'era delle centrali idroelettriche in Alto Adige, Bolzano: Athesia, 2004. ISBN 88-8266-339-6
- Template:De Frieda Resch, Die Flurnamen in der Gemeinde Karneid, Cornedo, Comune di Cornedo, 2007.