Template:Divisione amministrativa
Cipressa (Çipressa in ligure<ref>Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del Template:Cita libro</ref>) è un comune italiano di Template:Popolazione abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della provincia di Imperia in Liguria.
Geografia fisica
Il territorio comunale di Cipressa è ubicato in posizione panoramica, affacciato sul mare, tra la costa della punta di Santo Stefano e il capo di San Lorenzo.
Tra le vette del territorio il monte Pian delle Vigne (541 m), il monte Casarazzi (474 m) e il monte della Costa (393 m).
Storia
Scorcio del centro storico di Cipressa Il toponimo Cipressa deriverebbe - secondo una diffusa leggenda locale<ref name="comune di Cipressa">Fonte dal sito del comune di Cipressa Template:Webarchive</ref> - dai primi abitanti del luogo fuggiti dall'isola di Cipro che approdarono sulla spiaggia degli Aregai; sempre secondo la leggenda i tre pastori diedero il nome alle tre contrade storiche di Cipressa: Piazza, Poggio e Collautra.
Il territorio cipressino fu un antico possedimento dei conti di Ventimiglia<ref name="Siusa">Template:Cita web</ref> e fu un suo rappresentante, il conte Oberto, a vendere nel 1252<ref name="Siusa"/> questa parte del territorio della Riviera dei Fiori ai monaci benedettini del principato monastico di Villaregia di Santo Stefano al Mare, dipendente dall'abbazia di Santo Stefano di Genova. Fu l'abate Fredencio a concedere, nel 1276<ref name="Siusa"/>, i primi statuti alla piccola comunità di Cipressa che via via fu retta da locali consoli avente giurisdizione in materia criminale e civile.
Una situazione debitoria dei monaci verso la famiglia Doria, all'inizio del Trecento<ref name="Siusa"/>, costrinsero i primi a stipulare un accordo nel quale Niccolò Doria entrò in possesso dei proventi dell'ampia tenuta per un periodo di nove anni; termine che fu poi prorogato di altri nove anni, quindi intorno al 1335<ref name="Siusa"/>. Nonostante l'accordo, i monaci non riuscirono ad estinguere il loro debito verso la famiglia doriesca e di li a poco furono costretti a cedere la proprietà, per concludere l'estinzione debitoria, al Comune di Genova per una somma di 2300 lire genovesi<ref name="Siusa"/>.
Subì come altri comuni liguri le invasioni dei pirati saraceni intorno alla seconda metà del XVI secolo che causarono devastazioni e razzie. Risale proprio a questo periodo l'erezione della torre, detta Gallinara, considerata il simbolo della municipalità di Cipressa ed inserita pertanto nello stemma comunale. La torre del centro storico cipressino In epoca repubblicana genovese il feudo di Cipressa venne inserito nella giurisdizione del podestà di Porto Maurizio e facente parte territorialmente al terziere di San Maurizio<ref name="Siusa"/>.
Con la caduta della Repubblica di Genova sul finire del 1797, e la conseguente istituzione della napoleonica Repubblica Ligure, i territori di Cipressa e di Lingueglietta divennero municipalità autonome che furono inquadrate nel cantone di Santo Stefano nella giurisdizione degli Ulivi, con capoluogo Porto Maurizio<ref name="Siusa"/>; cantone che nel 1803 fu poi soppresso e sottoposto a quello di Porto Maurizio. Dal 1805, con il passaggio della Repubblica Ligure nel Primo Impero francese, rientrò nel circondario di Porto Maurizio del Dipartimento di Montenotte<ref name="Siusa"/>.
Furono annessi al Regno di Sardegna nel 1815<ref name="Siusa"/> dopo il congresso di Vienna del 1814, a seguito della caduta di Napoleone Bonaparte. Facente parte del Regno d'Italia dal 1861, dal 1859 al 1926 i comuni di Cipressa e di Lingueglietta furono compresi nel V mandamento di Santo Stefano al Mare del circondario di Sanremo facente parte della provincia di Nizza (poi provincia di Porto Maurizio e, dal 1923, di Imperia)<ref name="Siusa"/>.
Nel 1928<ref name="Siusa"/> il comune di Cipressa inglobò i soppressi comuni di Lingueglietta e di Costarainera; quest'ultimo venne ricostituito nel 1954.
Dal 2015 al 2024 ha fatto parte dell'Unione dei comuni della Valle del San Lorenzo.
Simboli
- Stemma
- Gonfalone
Template:Citazione Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica n. 3638 del 20 giugno 1988<ref>Template:Cita web</ref><ref>Template:Cita web</ref>. Nello stemma è rappresentata la torre Gallinara.Template:Clear
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
- Chiesa parrocchiale della Visitazione nel centro storico di Cipressa, costruita nel XVII secolo in stile barocco ad unica navata.
- Oratorio dell'Annunciazione, vicino alla parrocchiale, fu edificato nel XVIII secolo su progetto di Francesco Marvaldi.
- Chiesa parrocchiale della Natività di Maria Vergine nel centro storico della frazione di Lingueglietta, risalente al XIII secolo. Nell'ultimo altare laterale di sinistra si conservano le spoglie mortali di Template:Chiarire, qui sistemate nel 1762 ed oggetto di particolare culto.
- Chiesa-fortezza di San Pietro, monumento simbolo del borgo di Lingueglietta. È un raro esempio di edificio religioso (della metà del XIII secolo) trasformato in fortezza, per ragioni difensive, all'epoca delle scorrerie barbaresche che afflissero il Ponente ligure all'incirca a metà del XVI secolo.
Architetture militari
- Torre Gallinara. Eretta nel corso del Cinquecento è situata in posizione rialzata rispetto al paese. È un'antica torre saracena in pietra, parte della rete di torri d'avvistamento distribuite sulla costa ligure per sorvegliare i pirati mori.
- Torre della seconda metà del Cinquecento ad Aregai sul lungomare, sul confine con Santo Stefano al Mare<ref>Template:Cita web</ref>.
Società
Evoluzione demografica
Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Cipressa sono 120<ref>Template:Cita web</ref>, così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative<ref>Dati superiori alle 20 unità</ref>:
Qualità della vita
La frazione di Lingueglietta fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia.
Geografia antropica
La frazione di Aregai Il territorio comunale è costituito, oltre al capoluogo, dalle frazioni di Aregai, Lingueglietta, Piani di Cipressa per una superficie territoriale di 9,39 km²<ref name="Statuto">Template:Cita web</ref>.
Confina a nord con il comune di Pietrabruna, a sud è bagnato dal mar Ligure, ad ovest con Pompeiana e Terzorio e ad est con Civezza, San Lorenzo al Mare e Costarainera.
Economia
L'economia si basa principalmente sul turismo e sulla coltivazione di fiori ed olive.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Il territorio comunale di Cipressa è attraversato principalmente dalla strada provinciale 77 collegante Costarainera e la frazione cipressina di Aregai. La provinciale 47 permette ancora il collegamento stradale del comune costarainese con Lingueglietta e, proseguendo, verso la frazione pietrabrunese di Boscomare. Arteria principale è la strada statale 1 Via Aurelia che nel territorio a meridione attraversa il territorio di Cipressa collegando, ad est, San Lorenzo al Mare e, ad ovest, Santo Stefano al Mare.
Ferrovie
Fino al 2001 era attiva la stazione di San Lorenzo-Cipressa, ubicata nel territorio comunale di San Lorenzo al Mare, lungo la tratta ferroviaria Genova-Ventimiglia e poi soppressa dopo lo spostamento a monte della stessa linea ferroviaria.
Piste ciclabili
Il territorio comunale di Cipressa è attraversato dalla pista ciclabile della Riviera Ligure, lunga 24 km, che da ovest verso est collega i vari comuni costieri di Ospedaletti, Sanremo, Taggia, Riva Ligure, Santo Stefano al Mare, Cipressa, Costarainera e San Lorenzo al Mare lungo il vecchio tracciato della ferrovia Genova-Ventimiglia.
Amministrazione
Template:ComuniAmminPrecTitolo Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrecFine
Sport
Da molti anni costituisce la penultima salita della classica di ciclismo Milano-Sanremo (aggiunta in un secondo tempo per dare più competitività e spettacolo all'ultima fase della gara, nonostante non sia una salita molto impegnativa), nella quale, insieme alla successiva salita del Poggio, ha fatto più volte la differenza ai fini della vittoria finale.
Note
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Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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