Template:Divisione amministrativa

Bronzolo (pronuncia: Bronzòlo; Branzoll in tedesco) è un comune italiano di Template:Popolazione abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige.

Geografia fisica

Situato in fondovalle, sulla sinistra orografica dell'Adige, circa 13 km a sud di Bolzano, fa parte del comprensorio Oltradige-Bassa Atesina. Sulle sponde dell'Adige (a fianco del ponte per Vadena) si può vedere l'antico porto fluviale. Ha una stazione ferroviaria servita da tutti i treni regionali.

Origini del nome

Il toponimo è attestato per la prima volta nel 1181 come Branzol, nel 1237 come de Branzollo e nel 1249 come Prantzol e deriva dal nome di persona germanico "Berinza" con un suffisso latino -eolus.<ref>AA. VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004.</ref><ref>Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano, Athesia, 1995, p. 58. ISBN 88-7014-634-0.</ref>

Storia

File:Pfarrkirche zum Heiligsten Herzen Jesu in Branzoll 3.jpg
Sacro Cuore di Gesù

La storia del piccolo insediamento è stata da sempre legata al fiume Adige, che proprio nella zona di Bronzolo diventa navigabile con meno rischi che non già a Bolzano.

Il villaggio fu costruito, similmente alle città vicine di Laives ed Ora, su un ampio cono alluvionale, per evitare i pericoli d'inondazioni o esondazioni del fiume Adige, che si verificavano molto comunemente in origine.

Sin dal medioevo sono attestate le zattere, che attraccavano in zona per trasportare le merci verso il meridione o per riportarle con l'aiuto del traino ippico, lungo le rive del fiume.

Ne è testimonianza la cosiddetta Lende (la riva d'attracco), tuttora esistente. Di grande importanza sono stati da sempre gli argini del fiume, per prevenire le esondazioni dell'Adige.<ref>Heinrich Lona, Wasserschutzbauten in Branzoll 1799-1810, in Der Schlern, 57, 1983, pp. 101-104.</ref>

Amministrativamente, Bronzolo fece parte, prima delle riforme ottocentesche, della giurisdizione distrettuale (Landgericht) "Enn und Kaldiff", dislocata ad Egna.<ref>Otto Stolz, Politisch-historische Landesbeschreibung von Südtirol, Innsbruck, Wagner, 1937, sub voce.</ref> Ecclesiasticamente, la comunità di Bronzolo apparteneva a lungo alla parrocchia di Bolzano e ancora nel 1341 è chiamata nei documenti "villa Pranzol in plebatu Bozani".<ref>Template:Cita libro</ref>

Simboli

Lo stemma è tagliato di argento e di verde con al centro una cornetta nera guarnita con un cordoncino d'oro. Gli smalti argento e verde rappresentano le acque, le montagne e le vallate attraversate dal fiume e si riferiscono all'importanza della località, che era un tempo punto di partenza e di arrivo della navigazione sull'Adige. Il corno del postiglione ricorda che il paese è stato per lungo tempo una stazione di posta.

Lo stemma è stato adottato nel 1968.<ref>Template:Cita web</ref>

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

Architetture civili

  • Palazzo von Ferrari-Thomsen, situato nel centro del paese, a lungo proprietà di una famiglia patrizia.<ref>Giorgio D'Amico, Thomas von Ferrari: Auf hoher See - ein Branzoller bei der k.u.k. Kriegs-Marine, in "Der Schlern", 79, 2005, pp. 41-45.</ref>

Società

Ripartizione linguistica

È uno tra i sei comuni della provincia con popolazione in maggioranza di lingua italiana (gli altri sono Bolzano, Laives, Vadena, Salorno, Merano):

Ripartizione linguistica 1971 <ref name="astat.provincia.bz.it">Template:Cita web</ref> 1981 <ref name="astat.provincia.bz.it"/> Istituto provinciale di statistica (ASTAT) | Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige]</ref> 2001<ref name="Astat Censimento della popolazione 2001 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2002" /> Istituto provinciale di statistica (ASTAT) | Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige]</ref> Istituto provinciale di statistica (ASTAT) | Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige]</ref>
Madrelingua italiana 71,68% 56,48% 59,96% 59,85% 62,01% 63,46%
Madrelingua tedesca 28,32% 43,27% 39,57% 39,68% 37,34% 35,88%
Madrelingua ladina 0,00% 0,26% 0,47% 0,47% 0,65% 0,66%

Il comune di Bronzolo è stato storicamente a maggioranza italiana, già prima dell'annessione all'Italia.<ref>Template:Cita libro</ref>

Evoluzione demografica

Template:Demografia/Bronzolo

Etnie e minoranze straniere

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di 223 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Cultura

Dal 1954 è attiva la Heimatbühne Branzoll, compagine teatrale che offre spettacoli in lingua tedesca tratti da un repertorio sia popolare che classico.<ref>Gunther Pallaver, So ein Theater! Tourneen, Operetten, Puppenspiele - 50 Jahre Heimatbühne Branzoll: eine Chronik zwischen Kultur und Politik, Bronzolo, Heimatbühne Branzoll, 2004.</ref>

Amministrazione

Template:ComuniAmminPrecTitolo Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrec Template:ComuniAmminPrecFine

Sport

A Bronzolo è attiva una società di pallavolo femminile, il Neruda Volley; fondato nel 1978, nella stagione 2015-16, ha debuttato nel campionato di Serie A1, pur giocando le partite interne a Bolzano.

Note

<references/>

Bibliografia

  • Template:De Bruno Mahlknecht, Leifers, Branzoll, Pfatten (Südtiroler Gebietsführer), Bolzano, Athesia, 1977.
  • Template:De Günther Pallaver, Freiwillige Feuerwehr Branzoll 1885-1985. Festschrift anläßlich des 100-jährigen Bestehens der Freiwilligen Feuerwehr Branzoll, Bronzolo, 1985.
  • Template:Lingue Fausto Turbiani (red.), Bronzolo ed il suo cammino - Branzoll und seine Entwicklung, Bronzolo, 1994.
  • Template:De Giorgio D'Amico, Holzfischen auf der Etsch, in «Der Schlern», 83, 2009, pp. 40–45 (sul ripescaggio della legna nell'Adige a Bronzolo).

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