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File:World relief map with isopachs of crustal thickness.jpg
Spessore della crosta terrestre (in km)

La crosta terrestre (chiamata comunemente superficie terrestre), in geologia e in geofisica, è uno degli involucri concentrici di cui è costituita la Terra: per la precisione, si intende lo strato più esterno della Terra solida, limitata inferiormente dalla discontinuità di Mohorovičić, avente uno spessore medio variabile fra 4 (crosta oceanica) e 70 chilometri (crosta continentale).

Descrizione

Limiti inferiore e superiore

File:Earth-crust-cutaway-it.svg
La struttura interna della Terra

Il nostro pianeta è formato da gusci concentrici di materiale diverso: la Crosta terrestre, suddivisibile in continentale e oceanica, costituisce lo strato più esterno; al di sotto c'è il mantello terrestre, che si estende fino a Template:M di profondità; ancora al di sotto, e fino al centro della Terra (Template:M dalla superficie) è il nucleo. Il mantello litosferico, la parte più superficiale del mantello, è saldato alla crosta, e insieme formano quella che viene definita litosfera. Fra la litosfera e il mantello inferiore (detto mesosfera) vi è l'astenosfera: uno strato sottile di mantello parzialmente fuso che permette alla litosfera sovrastante di muoversi, alla velocità di pochi cm l'anno. Il limite superiore è dato dalla superficie terrestre che la mette in contatto con l'atmosfera o l'idrosfera<ref name=USGS/>.

Il limite inferiore della crosta terrestre è una superficie ben definita e marcata da cambiamenti sia fisici (cambiamenti di proprietà meccaniche) che chimici (cambiamenti nella composizione). L'interfaccia crosta-mantello viene definita, da un punto di vista petrografico, come il passaggio tra rocce che contengono feldspati (sopra) e quelle che non ne contengono (sotto). La crosta si distingue perciò dal mantello perché le sue rocce cristalline sono prevalentemente acide o basiche, mentre quelle del mantello sono ultrabasiche. La crosta è l'unica parte della Terra a contenere rocce sedimentarie<ref name=USGS/>.

Esiste anche una discontinuità fisica (le discontinuità sono tutte quelle parti della Terra che separano gli strati) che distingue la crosta dal mantello: si tratta di una zona di transizione tra rocce a bassa velocità di propagazione delle onde sismiche (nella crosta) e rocce a elevata velocità (nel mantello); tale discontinuità è denominata discontinuità di Mohorovičić, spesso abbreviata in Moho<ref name=USGS/>.

Crosta continentale e crosta oceanica

File:Erdkruste-i.jpg
Schema della crosta terrestre

La crosta terrestre è l'unico strato del pianeta a possedere una marcata eterogeneità laterale. Fondamentale è la distinzione tra:

  • crosta continentale, con spessori che sono generalmente attorno ai Template:M (per la crosta stabile), ma che possono raggiungere anche 70 o addirittura Template:M in corrispondenza delle catene montuose. La sua caratteristica fondamentale dal punto di vista geodinamico è la sua bassa densità relativamente a quella del mantello sottostante in quanto le sue rocce cristalline sono prevalentemente granitiche;
  • crosta oceanica con spessori che variano da zero a Template:M e con una densità uguale se non superiore a quella del mantello sottostante in quanto costituita prevalentemente di rocce ultrabasiche e basiche.

È da notare che l'estensione (areale) della crosta continentale è maggiore dell'estensione delle terre emerse, in quanto comprende anche tutti i territori sommersi a profondità inferiori ai 2,500 metri. Il gradino morfologico che marca il passaggio tra crosta continentale e crosta oceanica è detto scarpata continentale<ref name=USGS>Template:Cita web</ref>.

Composizione chimica

La gran maggioranza delle rocce che compongono la crosta terrestre sono ossidi; le sole eccezioni rilevanti sono i cloruri, i solfuri e i fluoruri, in quantità che nella gran parte delle rocce non supera l'1%. Il 47 % della crosta terrestre è costituita da ossigeno e silicio, presente sotto forma di ossidi, di cui i principali sono la silice (SiOTemplate:Apici e pedici), l'ossido di alluminio (AlTemplate:Apici e pediciOTemplate:Apici e pedici), l'ossido di calcio (CaO), l'ossido di potassio (KTemplate:Apici e pediciO), l'ossido di ferro (FeO) e l'ossido di sodio (Na2O)<ref name=Globo/>.

Dopo aver analizzato 1,672 tipi di rocce e tenendo conto della loro diffusione, F. W. Clarke ha ottenuto per la crosta terrestre le seguenti percentuali in peso:

File:Plates tect2 it.svg
Placche della crosta terrestre, secondo la teoria della
tettonica delle placche
Ossido Nome comune Percentuale
SiOTemplate:Apici e pedici silice 59,71
AlTemplate:Apici e pediciOTemplate:Apici e pedici ossido di alluminio 15,41
CaO ossido di calcio 4,90
MgO ossido di magnesio 4,36
NaTemplate:Apici e pediciO ossido di sodio 3,55
FeO ossido di ferro 3,52
KTemplate:Apici e pediciO ossido di potassio 2,80
FeTemplate:Apici e pediciOTemplate:Apici e pedici ossido ferrico 2,63
HTemplate:Apici e pediciO acqua 1,52
TiOTemplate:Apici e pedici biossido di titanio 0,60
PTemplate:Apici e pediciOTemplate:Apici e pedici anidride fosforica 0,22
Totale 99,22

Tutti gli altri composti non raggiungono assieme l'1%.<ref name=Globo>Template:Cita libro</ref>

Note

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Voci correlate

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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